Intervista agli autori de i 4 Colori Della Personalità

Pubblicato il:
20 gennaio 2020

Categoria:
Pickwick da vedere

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Abbiamo intervistato Lucia Giovannini e Nicola Riva, autori de I 4 Colori della Personalità, per comprendere meglio alcuni aspetti del loro libro.

In questo manuale si parla della possibilità di migliorare le proprie relazioni con gli altri imparando a identificare il loro “colore dominante”, ovviamente avendo prima compreso il proprio. Ci possono riuscire davvero tutti? E come si fa con le sfumature?

 
Viviamo in un mondo sempre più volatile, incerto, complesso e ambiguo.
Se da un lato è diventato più facile connettersi con le persone grazie alla tecnologia, dall’altro è diventato molto, molto più difficile comunicare con loro a causa purtroppo dei filtri introdotti da social, email e app per fare in virtuale cose che un tempo si facevano dal vivo.
Le persone hanno bisogno e vogliono re-imparare a comunicare meglio, favorendo modelli e strumenti come i 4 Colori della Personalità, che si imparano rapidamente e facilmente e danno risultati immediati.
 
I modelli di profilazione e identificazione della personalità, sono utili solo se riflettono la realtà. 
Diversi di questi hanno una ricerca significativa che li sostiene per dimostrarne la validità, mentre altri modelli sono più radicati nell'osservazione. 
 
Il metodo “I 4 Colori della Personalità” è sia basato su solide ricerche sia attinge all’osservazione diretta della realtà.
E non è conosciuto e apprezzato dai più solo a causa degli studi scientifici che lo sostengono, ma perché è in linea con il modo in cui la maggior parte delle persone sperimentano il mondo nella loro vita quotidiana. 
Noi tutti in realtà conosciamo già questi tipi di personalità in modo inconsapevole e intuitivo dalle nostre osservazioni: il modello dei 4 Colori ci dà finalmente degli strumenti utili e flessibili per dare un nome e un colore preciso.
 
Il modello a quattro fattori, ha più di 2.000 anni e nasce dagli studi di Ippocrate.
Il modello dei 4 Colori ha superato il test del tempo ed è scientificamente valido.
 
È facile da comprendere per chiunque in pochi minuti. Non c’è bisogno di aver fatto l’Università ma nemmeno il liceo e le scuole medie. Non c’è bisogno di un quoziente di intelligenza superiore alla media, anzi, più si è nella semplicità, nella curiosità e nell’emozione più risulta facile.
Se sai leggere e scrivere puoi impararlo molto velocemente.
 
È flessibile, ma facile da capire: richiede solo di ricordare quattro Colori che sono 4 modelli comportamentali principali, ma questi quattro tipi possono combinarsi e scomporsi in molte combinazioni. 
Questo ci da la possibilità di apprezzare tutte le sfumature energetiche e di colore.
Combinando le 4 energie colore possiamo identificare 16 diversi modelli comportamentali in cui le persone tendono a ricadere, chiamati archetipi. E questo è solo l’inizio visto che con diverse percentuali di ciascuna energia possiamo individuare quasi 100 sfumature diverse.
Ma già solo con la conoscenza della nostra energia colore principale e di quella del nostro interlocutore possiamo imparare come identificare e sfruttare il nostro tipo di personalità, come capire i tipi di personalità degli altri e come usare queste informazioni per avere più successo in famiglia, nel lavoro e con gli amici e le persone che incontriamo.
 

Più che di personalità o energia, si parla spesso di carattere, ed è molto frequente che il carattere diventi un’etichetta che ci viene “imposta” fin da piccoli: “ha un buon carattere, ha un caratteraccio”… Come si può evitare di cadere in questa trappola, sia nel giudizio che nell’identificazione, tramite il metodo dei 4 colori?
 
La psicologia dell sviluppo ci insegna che pur essendo una parte del nostro “carattere” legata al nostro DNA, al nostro codice genetico, una parte ancora più importante viene appresa e plasmata durante gli anni dell’infanzia.
Facendo un parallelo con il nostro corpo è vero che la nostra altezza è scritta nel nostro DNA ed è immodificabile ma la forma del nostro corpo, la nostra muscolatura, la nostra resistenza, il nostro peso, possono essere alterati in meglio grazie alle nostre scelte in termini di qualità e quantità di attività motoria e nutrizione.
Vale lo stesso per il nostro carattere che per la parte appresa può essere affinato, migliorato: possiamo diventare più resilienti, più coraggiosi, più tenaci, più amorevoli, più premurosi, più appassionati e così via.
Saremo sempre noi ma diventeremo la miglior versione di noi stessi.
Così come dire “è il mio carattere” sembrerebbe solo una scusa lo stesso vale per i 4 colori.
È vero che abbiamo una o due energie colore dominanti e quindi più facili da utilizzare per il resto della nostra vita ma questo non implica che non possiamo grandemente migliorare l’utilizzo che facciamo delle nostre energie colore primarie.
Inoltre non esiste un colore più bello o più figo di un altro. Ciascun colore ha punti di forze e aree di debolezza e dipende dal contesto quale energia colore è più opportuno utilizzare.
 

Il metodo dei 4 Colori ci può aiutare a correggere quelli che sentiamo come nostri difetti e debolezze? Ci aiuta, in buona sostanza, a migliorare noi stessi?
 
Da un lato, verso l’interno, Il metodo dei 4 Colori ci aiuta a migliorare noi stessi grazie al fatto di portarci a riflettere sulla nostra interiorità, sul nostro stile decisionale, sul nostro modello del mondo, in una parola ci aiuta a diventare più auto-consapevoli.
Infatti Studi recenti della University of London hanno confermato che quando vediamo noi stessi e gli altri più chiaramente, siamo più sicuri e più creativi.
Siamo studenti migliori, più svegli e che scelgono carriere migliori.
Siamo più felici.
Cresciamo dei figli più maturi ed equilibrati.
Prendiamo decisioni più solide, costruiamo relazioni più forti e comunichiamo in modo più efficace. 
Abbiamo meno probabilità di aggredire, mentire, imbrogliare e rubare. 
Diventiamo lavoratori migliori che ottengono più promozioni. 
Siamo leader più efficaci con collaboratori più soddisfatti e de entusiasti. 
E abbiamo redditi più alti e organizzazioni e aziende più redditizie.
Conoscere sé stessi, ovvero l’auto-consapevolezza è stata definita l’abilità più importante per il 21° secolo.
 
Dall’altro, verso l’esterno, il metodo dei 4 Colori facilita l’empatia, l’influenzare, la persuasione, la comunicazione, la negoziazione e la collaborazione con le altre persone.
 

Una domanda difficilissima: ma si può davvero andare d’accordo con tutti? O certi “colori” è meglio che non si mescolino mai?
 
Le persone non sono mai prevedibili al 100%, ma non sono nemmeno totalmente casuali nel loro comportamento. 
Seguiamo degli schemi, e molti comportamenti apparentemente non collegati tra loro sono in realtà raggruppati insieme ad altri in tutta la popolazione. Il metodo dei 4 Colori ci aiuta a descrivere questi modelli di comportamento.
 
Una delle cose più preziose che il metodo dei 4 Colori ci dà è la capacità di parlare con un linguaggio comune sul comportamento in modo obiettivo e non giudicante. Parlare delle tendenze comportamentali di qualcuno in termini di tratti neutri e quantitativi è molto meno personale di un aneddotico feedback uno contro uno, e rende le discussioni incentrate sulla personalità molto più produttive, non conflittuali e divertenti. 
È molto più delicato e carino dire ad una persona “Hai voglia di spingere un pò sul tuo rosso?” piuttosto che “Sveglia! Diamoci una mossa polentone!”.
Man mano che acquisiamo, e ciò avviene molto velocemente, familiarità con Il metodo dei 4 Colori, muta in meglio il nostro approccio alle conversazioni e alle relazioni quotidiane.
È un pò come conoscere le 4 lingue universali parlate in tutto il mondo, riusciremo facilmente a comunicare con tutti. Poi per diventare amici e addirittura sposarci, ci vuole anche comunanza di interessi, valori, intenti e un piacersi reciproco.
In anni di formazione con il metodo abbiamo notato che spesso nelle coppie le due persone hanno colori opposti tra di loro, come se inconsapevolmente ci fosse la ricerca vicendevole dell’energia colore che si possiede in quantità minore.
Si può essere felicemente sposati e innamorati anche con colori opposti: Lucia e Nicola ne sono un esempio!

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