L'imprevedibile viaggio di Harold Fry
L'imprevedibile viaggio di Harold Fry è l’opera d'esordio di Rachel Joyce.
Un gioiello, come lo ha definito il Corriere della Sera alla sua apparizione nelle librerie italiane, e non solo per la trama: un pensionato, Harold Fry, che una mattina esce di casa per imbucare una lettera all'amica Queenie, una ex collega d'ufficio allontanatasi venti anni prima e con la quale non ha mai più avuto un contatto.
Lei gli ha scritto da un ospedale dove è in fin di vita. Harold va per spedirle la sua risposta ma all'improvviso decide di cominciare un'avventura solitaria a piedi lunga 87 giorni e mille chilometri, dal Sud al Nord dell'Inghilterra, per raggiungerla, vederla e portarle una parola di conforto.
“Poi, è un gioiello, perché è piacevole e intelligente, la parallela rappresentazione di un uomo ordinario (Harold) della provincia inglese e di una donna ordinaria (la moglie Maureen che si trova sola, che lo aspetta con stizza, che piano-piano riflette su quell'azione del consorte così insolita), dei loro silenzi, dei loro tabù, della loro difficoltà di amarsi, del loro rapporto reso complicato da un segreto terribile che si portano dentro, ma che svelandosi e liberandosi consente a entrambi di scoprire sentimenti comuni, repressi e ormai dimenticati.”
(Corriere della sera 18 settembre 2012)
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