La gente felice legge e beve caffè (da libro a film)
La storia è una di quelle davvero difficili da dimenticare: una famiglia perfetta, una donna soddisfatta della propria vita e un incidente che stronca la vita a un uomo e una bambina. Ma poi si va avanti. Quando il dolore ha finito di trovare nutrimento nel ricordo e nello struggimento (ma passare mai, il dolore di una perdita non passa mai) la vita ricomincia a scorrere e torna lì, in una libreria nel cuore di Parigi chiamata “La gente felice legge e beve caffè”.
Che è il titolo del primo romanzo di Agnès Martin-Lugand di cui il produttore americano Harvey Weinstein ha appena acquisito i diritti cinematografici. Il caffè (si legge su Le Figaro) è dunque stato versato a fiumi all’annuncio di questa notizia negli uffici dell’editore francese che ha pubblicato il libro nel 2013.
Weinstein & Co. ha all’attivo successi strepitosi, come The Artist e Il discorso del Re. In più è raro che un libro francese goda di tutta quest’attenzione. Ci si ricorda soprattutto di un caso: il bestseller di Marc Levy Se solo fosse vero (film del 2005 prodotto da Spielberg).
Il romanzo di Agnès Martin-Lugand, psicologa prima che scrittrice, ha avuto un notevole successo fin dagli esordi: prima autopubblicato perché rifiutato da tutti gli editori, ha venduto solo in Francia 300.000 copie.
E ora sbraca in America dove, per necessità di sintesi, viene chiamato “Happy People”.
In attesa di vedere in film, uscirà a maggio il nuovo romanzo di Agnès Martin-Lugand: La felicità sulla punta delle dita. (Sperling & Kupfer)
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