Joyland - nostalgia e ricordi
Alcuni luoghi sono pretesti. O forse catalizzatori. O scintille da cui si irradia una luce accecante, capace di aggiungere alla vite delle persone qualcosa di molto, molto importante.
Joyland è questo. E' un luna park con un mistero, è un mondo fatto di personaggi strambi che parlano una lingua preclusa al resto del mondo, un luogo strano in cui si aggirano fantasmi e storie sui fantasmi.
Ma, sopratutto, Joyland è una grande storia che dà la possibilità a Stephen King, già grande di suo, di essere immenso e struggente nel raccontare il primo grande amore, un'estate indimenticabile, un autunno ancora più bello ("il più bello della mia vita; continuo a sostenerlo anche quarant'anni doopo" dice il protagonista), un'amicizia senza futuro né possibilità.
Il luna park della paura è qualcosa che esiste di fatto in quell'estate/autunnno del 1973, a Heaven's Bay, ma ci gira intono Devin che corre dietro a un aquilone, Devin mentre ascolta Jimi Handrix e i Doors, Devin mentre scopre che l'amore lascia delle brutte cicatrici.
Joyland è uno dei romanzi più commoventi tra gli ultimi di Stephen King e lui stesso, tra le pagine del libro, ammette: "Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri."
Stephen King
Joyland
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