In ricordo di Toni Morrison

La scomparsa di Toni Morrison, avvenuta il 5 agosto 2019, ha scosso il mondo. Il cordoglio è rimbalzato sui social di ogni Paese, in tutte le lingue. Barack Obama, che in veste di Presidente degli Stati Uniti l’aveva insignita nel 2012 della Presidential Medal of Freedom, l’ha ricordata con parole toccanti, definendola un “tesoro nazionale”. Ma con i suoi romanzi l’autrice afroamericana, vincitrice nel 1993 del premio Nobel per la Letteratura, ha varcato ogni confine, grazie all’intensità, la bellezza, la forza di una scrittura unica e inimitabile. Autrice e allo stesso tempo studiosa, Morrison sottoponeva i propri romanzi a un’acuta critica accademica, “come un architetto” – ha sottolineato Zadie Smith – “che ci accompagni attraverso un edificio che ha progettato, con la stessa consapevolezza della sua bellezza ma anche della sua funzione.” Una funzione che non si riduce mai a mero atto estetico, ma si fa gesto politico, partendo da un accurato scavo nella cultura, nella storia, nel sociale. Per dirla con Roberto Saviano, ”l’energia intellettuale di Toni Morrison fu tutta spesa nel fermo tentativo di aprire linguaggi, non una definizione in base alla pelle, al gusto sessuale, al genere, all’etnia. L’uomo in quanto uomo. (…)Toni Morrison sabotava ogni creazione di sistema chiuso.”
Pickwick, che dal 2018 ha reso di nuovo disponibili, in una nuova veste grafica, i romanzi più letti e amati dell’autrice, prosegue nella riproposta del catalogo anche nell’anno della sua scomparsa. A partire da L’occhio più azzurro, lo sconvolgente esordio, fino a Il dono, ambientato all’epoca della schiavitù, passando per Canto di Salomone, il capolavoro Amatissima – vincitore del Pulitzer – e il romanzo corale Jazz, a novembre tornano sugli scaffali anche Sula, Paradiso, Amore e A casa. Con l’auspicio che sempre più lettori possano con rinnovato interesse avvicinarsi a questi capolavori.